Sardegna Limita Accesso alle Spiagge Famosi per Combattere il Sovraffollamento

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La Sardegna limita il numero di visitatori su alcune spiagge famose con prenotazioni online e multe per chi infrange le regole. Misure includono la Spiaggia Rosa, Cala Coticcio e l’uso di materassini. La lotta contro il sovraffollamento non è unica per l’isola, anche Venezia ha adottato simili restrizioni.

Sardegna, uno dei punti di riferimento mediterranei per le vacanze, ha annunciato nuove misure per limitare il numero di visitatori sulle sue spiagge iconiche quest’estate. Tuerredda, una delle spiagge più famose dell’isola, richiederà ora prenotazioni tramite un’app, con un limite di 1,100 visitatori giornalieri già in vigore dal 2020. Questa iniziativa, che dovrebbe entrare in vigore a luglio, mira a mitigare l’impatto sulle risorse e l’infrastruttura locali dovuto a un eccessivo afflusso di turisti.

Tante altre perle costiere della Sardegna sono state sottoposte a regolamenti simili per prevenire il sovraffollamento. Chi viola queste norme rischia multe che possono arrivare fino a €3,500. È evidente che l’isola, conosciuta per le sue spiagge incontaminate, stava soffrendo per un turismo irrispettoso eccessivo.

Le restrizioni includono la famosa Spiaggia Rosa nell’arcipelago di Budelli. Qui, i visitatori possono solo ammirare la sabbia rosa da lontano in barca, a causa del furto di sabbia che ha portato alla chiusura della spiaggia negli anni ’90. La multa per chi cammina sulla spiaggia è di €500 e può essere di €3,500 per chi rubi sabbia.

Anche l’arcipelago di La Maddalena ha implementato limitazioni. Solo 60 visitatori al giorno possono andare a Cala Coticcio e Cala Brigantina, attraverso prenotazione online. Sebbene le cifre esatte per quest’anno non siano state ancora annunciate, sembra probabile che le stesse procedure di prenotazione dell’anno scorso saranno utilizzate.

Altri lidi come Cala Brandinchi e Lu Impostu hanno fissato massimali di 1,447 e 3,352 visitatori rispettivamente, richiedendo prenotazioni tramite l’app San Teodoro. Cala Mariolu, dall’altro lato, permetterà l’accesso a sole 700 persone al giorno da giugno a novembre.

Nella zona di Villasimius, l’accesso a diverse spiagge comporta una tassa di parcheggio di €10 per veicolo, oltre a €1 per ciascun passeggero, mentre ciclisti e pedoni pagano €3. I controlli presso i punti di accesso verificheranno la regolarità dei biglietti.

Infine, Pelosa Beach a Stintino, richiederà la prenotazione e impone l’uso di un materassino sotto l’asciugamano per limitare la sabbia sulla spiaggia. Qui il numero massimo di visitatori sarà limitato a 1,500 al giorno, in forte contrasto con i picchi di 4,000 visitatori dello scorso anno. Anche la zona di Ogliastra ha restrizioni, con accesso limitato a 300 visitatori al giorno.

Sardegna non è unica in questa battaglia contro l’overtourism. Anche Venezia ha implementato un sistema di prenotazione e pagamento per evitare il sovraffollamento, checkando l’afflusso di turisti in città. Le misure di questo tipo si stanno diffondendo per proteggere i preziosi ambienti naturali e le tradizioni locali.

Original Source: www.walesonline.co.uk

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