Tributo a Paolo Pizzi: Il Primo Donatore di Organi in Sardegna

Nel gennaio 1988, Paolo Pizzi, un bambino di 11 anni, divenne il primo donatore di organi in Sardegna, grazie al gesto straordinario dei suoi genitori dopo un tragico incidente. Il 3 aprile 2023, l’Arnas Brotzu onorerà la sua memoria dedicando una sala alla donazione e celebrando l’importanza dei trapianti. La storia di Paolo simboleggia speranza e solidarietà verso chi ha ricevuto una nuova vita.
Nel gennaio del 1988, la famiglia di Paolo Pizzi, un bambino che purtroppo è deceduto all’età di 11 anni, ha compiuto un gesto straordinario, segnando un punto di svolta storico per i trapianti in Sardegna. Questo atto di coraggio ha reso possibile l’avvio del programma di trapianti sull’isola, all’epoca reso complesso da leggi restrittive. Per onorare questa prima donazione giovanile, l’Arnas Brotzu ha deciso di dedicare la sala interviste del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, diretto dalla Dottoressa Maria Emilia Marcello, a Paolo Pizzi.
L’inaugurazione della sala si terrà giovedì 3 aprile alle ore 11:00 presso l’Ospedale San Michele. L’evento sarà promosso dal Dottor Antonio Manti, responsabile della Struttura di Coordinamento Locale per i Trapianti, e vedrà la presenza dei genitori di Paolo, del sindaco di Sinnai, Barbara Pusceddu, e del consigliere alla Salute, Roberto Demontis. Parteciperanno, inoltre, i medici che nel 1988 affrontarono le difficoltà normative per realizzare il primo trapianto di rene in Sardegna.
Tra questi, il Dottor Franco Meloni, ex Direttore Sanitario, il Dottor Ugo Storelli, il Dottor Paolo Pettinao e il Dottor Pierfelice Todde, professionisti il cui impegno ha salvato la vita a una giovane donna, trasformando il dolore in speranza. Durante l’inaugurazione sarà presentato uno spazio accogliente, progettato per offrire comfort e privacy alle famiglie dei pazienti ricoverati, decorato dall’intervento artistico di Giorgio Casu, reso possibile grazie all’influenza del Dottor Roberto Tumbarello e al costante supporto del Direttore Generale Agnese Foddis.
La storia di Paolo Pizzi è un racconto che non deve essere dimenticato. Nel gennaio 1988, mentre pedalava in bicicletta, fu travolto da un’auto. La situazione apparve disperata e, in un momento di immenso dolore, i suoi genitori trovarono la forza per compiere un gesto straordinario: acconsentire alla donazione degli organi. Questo consenso ha aperto la strada a una nuova cultura di solidarietà e vita. Oggi Paolo riposa nel cimitero di Sinnai, ma la sua memoria vive nel cuore di coloro che hanno ricevuto una nuova opportunità grazie a lui e nei medici che, con passione e dedizione, hanno continuato il percorso che lui ha avviato.
Original Source: www.unionesarda.it